La mossa politica messa in atto da zar Putin è da manuale. Gli accordi economici raggiunti con il governo di Tsipras circa il passaggio del gas russo sul territorio greco, permettendo così ad Atene di ripagare l’ingente debito accumulato con la UE, sono un vero cavallo di Troia messo in atto da Mosca all’interno dell’Europa. Washington non sarà di certo contenta, così come la BCE che speravano in un eterno gioco al massacro nei confronti dei greci incapaci di saldare tale somma (stiamo parlando di circa 320miliardi di debito pubblico), anche alla luce delle dichiarazioni dello stesso Tsipras riguardo le sanzioni imposte dalla UE, affermando che occorre «abbandonare il circolo vizioso delle sanzioni» contro la Russia. Al di là del risultato della mossa messa in atto da entrambi i leaders politici quello che spiace (almeno a me, che sono un noto complottista controcorrente) è vedere come l’Europa sia diventata il campo di battaglia preferito di America e Russia (il resto del mondo lo era già). Direi che manca solo la Cina, poi il quadretto è completo. Questo mostra ulteriormente quanto l’Europa sia un gigante dai piedi d’argilla, senza una conduzione politica comune, pilotato dall’esterno per puri interessi economici. E’ pertanto diventato un territorio da sfruttare economicamente e politicamente per scopi altrui. I politici miopi dei nostri Paesi, nessuno escluso, non vedono o non vogliono vedere ciò che sta accadendo, o meglio, è già accaduto. Hanno lasciato che un intero continente diventasse letteralmente schiavo dei voleri altrui, chiamando “in soccorso” altre potenze mondiali (anzi, non c’era bisogno di chiamarle, visto che si sono imposte da sole) che hanno deciso del suo futuro. Non è una questione di nazionalismi (personalmente non lo sono mai stato), è una questione di realtà politica. E’ quello che è accaduto e che continua ad accadere. Il mondo si muove e rapidamente, mentre noi siamo inermi alla finestra a guardare come veniamo distrutti lentamente (la nostra storia, cultura, tradizione, umanità intesa nel senso di capacità di porre l’uomo al centro della società, senza coinvolgimenti religiosi). Mi fa male vedere tutto ciò e mi sento impotente davanti ad uno sfacelo del genere, ma fintanto che la gente non si sveglierà le probabilità d’invertire la tendenza le vedo assai scarse per non dire nulle.
Gustavo Aceves – Cavallo di Troia
Nemulisse

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