μετανοέω in greco antico, come ho già avuto modo di dire in questo blog, è la capacità dell’essere umano di cambiare il proprio pensiero, nel senso più profondo del termine, nel senso di “correzione” del proprio sentire ed essere. E’ la caratteristica prettamente umana che non è un pentimento in senso stretto, bensì la capacità di cambiare i convincimenti fondanti la propria esistenza. E’ stato il convincimento, del tutto laico, per il quale sono stato da sempre contrario ad esempio alla barbarie della pena di morte, perché ciascun individuo ha diritto di poter esperire la propria μετάνοια ed è segno distintivo di civiltà in una società che voglia definirsi tale. Ebbene, ammetto pubblicamente che questo processo mentale è un’esperienza che mi sono trovato a vivere nel “mezzo del cammin di mia vita” e devo dire che mi sono piacevolmente scoperto ancora capace di mettermi in gioco, di provare in prima persona ciò che avevo sempre sostenuto “sulla carta” come principio sacrosanto dell’essere umano. Ho deciso, senza troppo esitare, di vivere la mia μετάνοια, di abbandonare la mia “anima bella” hegeliana,  direi con la gioia di mettermi alla prova come individuo; direi in senso ultimo di vedere se come uomo ero ancora capace di provare stupore di me stesso. Il cammino è ancora lungo, ma conto di poter imparare ancora molto!




Francesco Musante – Nel golfo del tempo perduto


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Nemulisse

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