Pensare non ti fa mangiare, ma ti aiuta a comprendere come farlo.
Il quadro purtroppo è sempre quello: adeguare al pensiero unico. Eric A. Blair, meglio conosciuto come George Orwell, ben aveva descritto in quello che forse è il più famoso dei suoi romanzi 1984 questo stato di cose. Quello che per allora era solo un mondo futuro possibile, oggi è triste realtà.
Nella nostra piccola Italia, con una visione degli eventi del mondo molto limitata, è passata come quasi trascurabile, se non per “gli addetti ai lavori“, la notizia del progressivo tentativo di togliere dallo studio nelle nostre scuole dell’insegnamento della Filosofia. Personalmente vedo la gravità di tale “andazzo” nel fatto che, oltre ad un indiscusso ed indiscutibile impoverimento culturale del nostro Paese, si stia lentamente portando a termine un disegno molto più vasto a livello internazionale in direzione di una quieta accondiscendenza al pensiero dominante, in questo caso quello della Finanza internazionale, indiscussa padrona del mondo contemporaneo. Al di là, dunque, di un discorso per me ancor più coinvolgente (essendo il percorso di studi che ho scelto nella mia vita) l’importanza di difendere la Filosofia, come qualunque altra materia di studio, è una questione di civiltà e di sopravvivenza di valori fondanti la società. In questo, bisogna essere sinceri, le cosiddette materie umanistiche, sono sempre state la “cenerentola” del sistema di apprendimento nel tempo a noi contemporaneo; molto più che nel passato, quando invece erano il valore fondante senza cui le più grandi rivoluzioni sociali e di pensiero dell’umanità non avrebbero visto la luce. Il campanello d’allarme è quindi più che giustificato perché chi ha interesse a negare i diritti altrui ben sa che bisogna minare le basi del dissenso, ovvero il libero pensiero. Fa parte della guerra, quella che come ho già detto in questo blog è oramai in atto da un po’ di tempo. Svegliare le coscienze è proprio compito della Filosofia, promuovere il libero pensiero è compito della Politica. La seconda è oramai venuta meno, permettere la corrosione progressiva della prima è un completo suicidio. Non rendersene conto vuol dire avere perso in partenza. Nella sua XI° tesi su Feuerbach, incisa anche sulla sua tomba, Marx diceva: “I filosofi hanno finora soltanto interpretato il mondo in diversi modi; ora si tratta di trasformarlo“. Ecco, non dimentichiamocelo mai, bisogna combattere anche con le proprie idee per cambiare il mondo. Sta a noi comprenderlo!