Mετανοεῖν in greco antico esprime la capacità dell’essere umano di cambiare in senso profondo il proprio pensiero. Questa capacità che in realtà nobiliterebbe l’uomo in quanto essere capace di tornare sui propri convincimenti è stata ormai svilita nel nostro Paese: la politica ha sempre dato il meglio di sé in questo campo, ma ultimamente ha toccato il fondo con episodi ben tristemente noti, quali quelli dei cosiddetti “responsabili”, vessilliferi del nuovo metodo di cambiare il proprio pensiero. Peccato che la loro figura “tragica”, sempre nell’antichità sarebbe stata accostata a quella delle cosiddette prezzolatrici.
Tutto questo accade nella politica “ufficiale”, quella eletta “regolarmente” dai cittadin… ops, dai partiti, ma quella eletta dall’ex propugnatore del “socialismo come società di liberi e di eguali…” (*), il nostro Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, non accade certo di meglio. Il nuovo Governo, formato da “tecnici” ha fatto continuamente passare al Paese il messaggio della necessità dei sacrifici propinati, quali l’allungamento dell’età pensionabile per chi ha già lavorato una vita, ovvero pagare tasse maggiori “necessarie” a non far cadere nel baratro l’economia della nazione. Ai primi cenni di giuste rimostranze del popolo, anestetizzato da anni di supina acquiescenza all’ipse dixit della politica, quasi quest’ultima fosse la parte migliore del Paese a cui dar sempre ragione, ecco saltare fuori dal cilindro la sceneggiata dei blitz della Guardia di Finanza a Cortina prima ed a Portofino poi. Ovviamente il tutto condito dalle voci “scandalizzate” di tutti quelli che hanno sempre detto di essere i propugnatori della lotta all’evasione fiscale, perché se non altro “non si fa a quel modo”, facendo passare il messaggio che i “ricchi rubano”. Non c’è che dire, un bel quadretto. Tutto questo avviene mentre uno dei principali ministri del Governo, Corrado Passera, con nonchalance richiede maggiori poteri per la BCE, come messo bene in evidenza da questo bell’articolo di Alessandro Raffa. In questo commento, come da me stesso ultimamente più volte messo in evidenza, si parla anche dell’assoluta “sudditanza” di certa stampa di “sinistra” nei confronti del potere, o meglio di certi poteri. Sono dunque cambiati i personaggi che supportano il sistema bancario privato che è stato la causa della crisi economica fatta pagare a tutti noi, ma non i metodi adottati dalla politica per uscirne. E’ cambiato il suonatore, ma non di certo la musica, anzi… Non ci resta che sperare che prima o poi qualcuno di costoro venga colto da “conversione”, da μετάνοιαν come Paolo di Tarso sulla strada per Damasco. Ma che dico? Io sono ateo, non ci credo!


(*) Napolitano, interevista sul PCI, STL, pag. 122


Caravaggio – La conversione di S. Paolo


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Nemulisse

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