Ed intanto mentre in Italialand si discettava su patti del Nazareno, mattarelli o “treni” italicum vari, oltre sui papabili alla successione del re Giorgio I, nel mondo accadevano cose di una gravità inaudita di cui ci si preoccupava molto blandamente. Sempre secondo i dettami del grande fratello Sam.
Sigari cubani a gogò e comandamenti sciorinati dal nuovo catecumeno “pentito” di sinistra, quella buonista ovviamente, facevano da contorno al vuoto pneumatico che continuava a permeare l’aria “democratica” dell’intero Paese. Intanto altrove si faceva la storia, come si suol dire. Ed i politicanti da strapazzo del Paese dei balocchi continuavano a stare alla finestra, attendendo che le nuove regole del mondo venissero dettate a destra o a manca, prima schierandosi supinamente a favore dello zio d’America, per poi, chi può dirlo, magari salire in fretta e furia sul carro del vincitore finale. Semmai ve ne sarà uno.
E’ arrivato Natale anche quest’anno e il buon vecchio con la barba canuta ci porterà dei doni. Non mi sembra che siano niente di buono. Solo da noi sembra non essercene accorti. Continuaiamo così, faccaimoci del male… tanto ci siamo abituati.
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Nemulisse

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