“Luglio col bene che ti voglio, vedrai non finirà”: era l’estate del ’68 e così cantava Riccardo Del Turco in un’orecchiabile canzone rimasta nella mente di molti italiani. Forse è proprio pensando a questa canzoncina che il nostro premier Monti si deve essere ispirato nelle sue dichiarazioni “preventive” circa i possibili “pericoli” di possibili Governi futuri “estremisti”, che potrebbero danneggiare il Paese con un probabile rialzo dello spread,  e a rafforzare tali dichiarazioni c’ha pensato il buon re Giorgio dall’alto del Colle. Come a dire: i Signori della Finanza non gradiscono che quei quattro simulacri di rimasugli di partito che sono rimasti sulla scena politica italiana possano anche azzardarsi ad ipotizzare un futuro Governo che non preveda la continuità con il valletto Monti, anzi meglio ancora se prevedano Governi con il medesimo valletto che li guidi, con qualsivoglia maggioranza parlamentare: come dire “non disturbate il manovratore” altrimenti il padrone delle ferriere s’arrabbia. E allora ecco i nostri piccoli seguaci del libero pensiero politico affannarsi a riconsiderare alleanze e piccoli giochi di potere che non siano troppo distanti dal minacciatore di mondi futuri, il potente Mario. Un altro Mario, l’altro valletto che staziona a Bruxelles, si è nel frattempo sperticato in dichiarazioni d’intenti circa la tutela della moneta unica europea, salvo poi rimangiarsi tutto non appana il maggior azionista della BCE, la Deutsche Bundesbank, ha fatto la voce grossa rimettendolo prontamente in riga. Sarà perché notoriamente sono un malpensante, ma mi ha saputo di sceneggiata concordata lontano un miglio! Insomma, nell’assolato e caldissimo quadro politico, italiano e non solo, del mese d’agosto si stanno facendo grandi manovre e prove tecniche di trasmissione del potere politico, da sé a se stesso: bravo Monti!
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Nemulisse

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