Tra poveri cristi che si danno fuoco per denunciare la mancanza di lavoro, morendo dopo alcuni giorni per le gravissime ustioni riportate, e blitz della Guardia di finanza per cogliere sul fatto i “grandi evasori” dello scontrino domenicale a Portofino, piuttosto che a Cortina (sicuramente è con questi che si risaneranno le casse dello Stato!), si preannuncia la fine di questo torrido agosto, facendo intravedere quelli che saranno i “grandi” temi della politica italiana a settembre: oltre la polemica sulle intercettazioni, che ha visto schierarsi anche giornalisti di vecchio corso come Scalfari quali paladini del nostro venerando re Giorgio, prendendo questa volta una cantonata memorabile, contro i giudici di Palermo, Ingroia in testa, che sempre più sono stati messi in un angolo dalle cosiddette Istituzioni, concordi nel difendere le prerogative di privilegi di quel rimasuglio di classe politica che ci resta. Lo stesso Monti s’è affrettato a ricambiare l’appoggio al suo sponsor primario, il nostro venerando e venerabile Presidente Napolitano, preannunciando così un suo schierarsi nella prossima polemica politica, capeggiata dalle solite mezze tacche del Pdl che già preannunciano battaglie “epiche” nella difesa delle leggi che già in passato avevano provato a far passare sotto il naso dell’opinione pubblica, e c’è da giurarci che questa volta potrebbero portare a segno il colpo, visto poi chi hanno in Parlmento ad opporvisi: il nulla assoluto. Altro capitolo sarà il nascere delle ennesime “forze” politiche, formate da vecchi zombies che si riciclano da decenni, spacciandosi di volta in volta come il “nuovo”, piuttosto che come i salvatori della Patria. E’ fastidioso perfino nominarli tanto sanno di stantio i loro nomi. In un Paese degno di questo nome sarebbero stati messi ai margini dell’agone politico, ma qui parliamo di fantascienza per l’Italietta che va, arrangiandosi come al solito fra compromessi e trucchetti di quint’ultima categoria. La pressione fiscale è a livelli inaccettabili per chiunque, anche a detta del nostro saggio e algido Premier, “ma”, parole sue, “non è possibile abbasarla”. Già, non si può, dimenticandosi di dire, però, che grazie ai suoi stessi provvedimenti, chi paga il conto sono sempre i soliti noti, lasciando immuni o quasi i “soliti ricchi” che non vengono minimamente presi in considerazione, banche e finanzieri in primis. Non c’è che dire, o meglio Mala tempora currunt, dicevano i latini, per poi aggiungere atque peiora premunt! Ce ne accorgeremo presto, molto presto purtroppo!